Gent.me famiglie,

un anno fa di questi tempi aprivo un nuovo capitolo emozionante e vertiginoso della mia grande storia d’amore con la Scuola.

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un incipit così burrascoso, dal quale non siamo ancora usciti.

Ma il vero e unico insegnamento che noi grandi siamo chiamati a dare ai nostri piccoli è che la vita è un grande tesoro che dobbiamo saper usare per essere felici, qualunque sia il presente che ci incalza, con il suo corredo di condizioni che delineano il nostro compito.

E di tutte, la condizione più grande e misteriosa è proprio il tessuto misto tra ciò che muta inevitabilmente e ciò che non può e non deve mutare.

Questo virus passerà, ma ci ha ricordato molte cose che bussano alla nostra coscienza per essere rilanciate.

Prima tra tutte l’urgenza di rimettere al centro quei valori profondi ed eterni che devono ispirare tutti gli esseri umani per essere veramente tali. Degni di questo appellativo.

E così non tutti i mali vengono per nuocere.

Non si è mai parlato nella nostra Italia così universalmente e coralmente della centralità della scuola e del patto educativo che la sottende.

Non si è mai detto così insistentemente e lucidamente che senza scuola non c’è futuro.

Essa, nell’interazione sostanziale con la famiglia, è la base imprescindibile del cammino dei nostri ragazzi, quel cammino che li porterà a riconoscere il loro posto nel mondo.

E non c’è strada senza il desiderio interiore di scoprirla e di percorrerla.

L’avventura educativa è l’arte di infondere e sostenere in ognuno dei nostri piccoli la scintilla di questo desiderio.

Dunque mettiamoci al lavoro in questa grande fabbrica di sogni che è la scuola, la nostra seconda casa nella quale le regole sono le ali che ci permetteranno il volo, l’impegno e la reciproca disponibilità il lievito della nostra speranza.

Così insieme parteciperemo in prima linea al grande compito a cui tutti siamo chiamati: la costruzione di un mondo più efficace e più umano.

Questo sia il nostro motto.

Vogliamo essere la SCUOLA DELLE 4 S = SICUREZZA SERENITÀ SORRISO STUDIO.

Perché le regole rigorose che tutti dovremo osservare saranno la nostra sicurezza materiale e affettiva, perciò la nostra serenità e il nostro sorriso. Perché lo studio serva alla nostra vita e alla sua felicità.

 

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Luigia Romagni